I matrimoni gay fra membri dell’arma militare ancora oggi, nonostante gli enormi passi avanti fatti nel riconoscerli e legalizzarli, rimangono un argomento tabù in Italia, mentre all’estero il matrimonio omosessuale che coinvolge i membri delle forze dell’ordine è frequente, soprattutto nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
L’associazione dei gay italiani in divisa Polis Aperta, afferma che sono oltre 19mila le persone LGBTQ appartenenti alle categorie di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizie locali, e il suo impegno è quello di muoversi verso la totale parificazione dei diritti e l’annullamento totale delle discriminazioni.
La battaglia è quella di sconfiggere ogni pregiudizio che vige ancora oggi negli ambienti militari verso le persone omosessuali e verso le loro unioni. Un sostegno aperto e chiaro per fortuna viene da alcune dichiarazioni rilasciate dal generale dell’aeronautica Claudio Gabellini in occasione di un’unione civile celebrata alcuni anni fa fra due membri della forza da combattimento dell’Aeronautica.
In quella occasione il generale Gabellini ha ribadito che qualunque militare che dovesse decidere di fare coming out o volesse unirsi civilmente con un’altra persona dello stesso sesso, non può e non deve avere valutazioni e trattamenti diversi dall’ordinario.
Il generale ha sottolineato caldamente che ogni commento o comportamento teso a denigrare e offendere la reputazione di detto personale verrà considerato illegittimo.
Un messaggio deciso e netto, che secondo i sostenitori di Polis Aperta deve essere esteso a tutte le forze armate, poiché sono molti i militari che vorrebbero unirsi civilmente ma non lo fanno perché temono ritorsioni. Infatti, molti non vogliono esporsi e tengono molto alla riservatezza per paura di essere oggetto di discriminazioni.
Tanti i matrimoni celebrati fra due membri dell’arma militare
Il mondo però va avanti e forse le cose stanno cambiando, anche se lentamente. Lo dimostrano alcune unioni che sono state celebrate anche in Italia fra componenti dell’arma militare. Sono infatti numerosi gli esempi di persone dello stesso sesso appartenenti al corpo militare che decidono di sposarsi, e la notizia di un matrimonio gay tra poliziotti o carabinieri, o appartenenti ad esempio alla marina militare, fa sempre meno scalpore.
In Italia nel 2018 è stato celebrato il primo matrimonio gay tra carabinieri della storia. Le nozze sono state il coronamento di un sogno d’amore per Paolo e Nunzio, i due protagonisti di questa storia che hanno deciso di rendere pubbliche le loro nozze.
I due abitano a San Rufo, un piccolo paese del Vallo di Diano, e sono stati uniti in matrimonio dal loro amico e sindaco Michele Marmo.
Un altro bellissimo episodio di unione civile fra due membri dell’arma è stato il matrimonio gay nella marina militare celebrato nel 2019 Fra il maresciallo Rosa Maria Mogavero, palermitana, e il tenente di vascello Lorella Cipro, pugliese. Le due donne si sono unite civilmente a La Spezia, e hanno invitato amici e colleghi della Marina per la cerimonia in divisa, terminata con il lancio di chicchi di riso e petali di fiori.
Burocrazia da espletare per celebrare un matrimonio gay fra militari
In Italia, diversamente da come accade per il matrimonio tradizionale celebrato tra uomo e donna, nel matrimonio gay non sono previste pubblicazioni o formule speciali, in quanto l’unione civile tra persone dello stesso sesso è composta solamente da un comunicato nel registro civile, che viene eseguito in presenza di un funzionario del comune e due testimoni.
Il funzionario compila un certificato contenente i dati personali delle parti, il regime di proprietà scelto fra comunione o separazione dei beni, la residenza delle parti e i dati personali dei testimoni scelti dagli sposi. I due coniugi possono anche decidere di stipulare un accordo di coabitazione o un accordo regolamentare, che stabilisce relazioni economiche e patrimoniali.
Ma attenzione! Facendo parte di un corpo militare, è risaputo quanto siano importanti alcune regole di galateo e di rispetto di regole di comportamento.
Anche nel comunicare ai propri superiori e colleghi la bella notizia.
Torneremo su questo argomento anche con qualche sorpresa!
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